Rosa di Beba

Il nome
"Rosa di Beba" è un omaggio affettuoso e personale alla forza femminile, alla delicatezza solo apparente e alla profondità nascosta dietro ogni sfumatura. Il vino porta il nome di chi lo ha voluto e immaginato, incarnandone la visione: un rosato fuori dagli schemi, capace di unire eleganza e carattere, sensibilità e struttura. Un vino che racconta – nel colore, nel profilo e nella materia – una storia di identità e radici.
Denominazione: Vino Rosato
Annata: 2024
Vitigno: varietà antiche di Canaiolo, mammolo, ciliegiolo, sangiovese e non si sa…
Zona di produzione: Anghiari
Altitudine vigneti: 500 m s.l.m.
Vinificazione:
Le uve, raccolte manualmente, vengono vinificate con una macerazione sulle bucce di circa due mesi in anfore di terracotta Tava. Al termine della macerazione si effettua un travaso, e il vino resta in affinamento sulle fecce fini fino a gennaio, con occasionali bâtonnage, sempre in anfora. Nessuna chiarifica, filtrazione o stabilizzazione forzata.
Caratteristiche organolettiche:
Colore rosa ramato intenso, quasi buccia di cipolla. Al naso è complesso: frutti rossi delicati, scorza d'arancia, erbe officinali e un tocco minerale che ricorda la terracotta. In bocca è ampio, strutturato e salino, con una tessitura tannica gentile e una persistenza saporita e intrigante. Un rosato che sfida le convenzioni, tra rosso e bianco, tra forza e grazia.
I VIGNETI
Dal 2022, Terre di Beba ha ampliato i suoi confini, non solo recuperando le vigne di famiglia, ma anche salvando piccole parcelle abbandonate, restituendo loro vita e dignità. Micro-appezzamenti di grande valore, dai 2.000 ai 9.000 metri quadrati, in cui il tempo si misura in vendemmie e in cui ogni filare racconta una storia:
- Vigna I Giganti di Molin del Caccia – annata 1930
- Vigna La Geppa – annata 1945
- Vigna Il Colle – annata 1955
- Vigna Federico – annata 1945, con rare varietà bianche toscane come Malvasia Toscana, Trebbiano, Canaiolo Bianco e alcune ancora senza un nome certo.
Il recupero di questi vigneti non è solo un atto d’amore per la terra, ma un modello di lavoro che guarda oltre. Terre di Beba si pone l’obiettivo di preservare un patrimonio viticolo unico, mantenendo vive le antiche tradizioni contadine e proteggendo la biodiversità di un ecosistema che rischierebbe di scomparire con l’abbandono o l’espianto delle viti.
Il Vigneto Diffuso:
Un’Armonia tra Natura e Paesaggio
A Terre di Beba, il vigneto non è un unico grande appezzamento, ma un mosaico di piccole parcelle sparse tra le colline di Anghiari. Ogni vigna ha la sua personalità, la sua esposizione al sole, il suo respiro.
Questi luoghi, un tempo dimenticati, oggi tornano a essere protagonisti, restituendo uve che raccontano la diversità del suolo, l’energia della natura e il rispetto per il tempo lento del vino.
Ogni bottiglia è il racconto di questa terra, un frammento di Toscana racchiuso in un calice.
