Beba

Beba è più di un vino: è una storia liquida, un frammento di tempo racchiuso in ogni goccia.
È l’espressione di Anghiari, un angolo di Toscana ancora poco esplorato dal mondo del vino, dove la vite cresce lenta, cullata dai venti e baciata dal sole, raccogliendo nella sua essenza il profumo delle stagioni.
Un Carattere Unico
Beba si presenta con un bouquet intenso e avvolgente, dove le note fruttate si intrecciano a delicate sfumature speziate. È un vino che parla il linguaggio della sua terra: equilibrato, elegante, vibrante. Un compagno che evolve con il tempo, maturando nuove sfumature, proprio come una storia che non smette mai di sorprendere.
Più di un Abbinamento: Un’Esperienza
Beba è il vino perfetto per ogni occasione, dalla tavola imbandita per una cena tra amici ai momenti di contemplazione in solitaria. Il suo carattere versatile lo rende l’abbraccio ideale per piatti toscani, dalle paste al sugo di carne agli arrosti, fino ai formaggi stagionati. Ma si presta anche ai momenti più intimi, quando basta un calice per far riaffiorare i ricordi e i sogni.
Le Radici della Terra
Le vigne di Beba affondano nel suolo antico di Anghiari, un paesaggio che racchiude secoli di storia. Qui, il microclima unico e la biodiversità intatta conferiscono a questo vino un’identità inconfondibile, un equilibrio perfetto tra passato e presente, natura e sapienza umana.

Il Vino che Scommette
sul Tempo e sul Cuore
Beba99 non è nato in una cantina, ma da un intreccio di mani, passioni e destini. È il frutto di un’amicizia che ha scelto di scommettere su un territorio dimenticato, un luogo dove il vino è ancora un racconto da scrivere.
La sua origine è un intreccio di storie: le mani della famiglia, le mani degli amici, le mani di vignaioli e sognatori che hanno ridato vita a un vigneto antico. Qui, in Val Tiberina, dove nasce il Tevere e dove è nata la nostra civiltà, la viticoltura non è mai stata “di massa”. È sempre stata un segreto custodito tra le colline, un rituale tramandato tra le generazioni.
Beba99 raccoglie in sé il carattere forte delle sue viti centenarie e l’anima libera della sua evoluzione itinerante. Ogni annata è una storia a sé, un viaggio che lo porta a crescere e affinarsi sotto la guida dell’enologo Andrea Moser, che, con precisione teutonica e un pizzico di follia, orchestra la sua trasformazione.
Nell’annata 2019, le uve del Beba99 hanno trovato casa nella cantina De Vescovi Ulzbach, ai piedi delle Dolomiti, dove il tempo e il clima hanno scolpito la sua complessità olfattiva e la sua profondità di gusto.
Quando nel 2019 abbiamo vinificato per la prima volta, nonna Beba aveva 99 anni. Il vino ha preso il suo nome, Beba99, come un omaggio al suo carattere vulcanico e alla sua eredità. L’etichetta è ispirata a una lettera che suo fratello le scrisse, un frammento di memoria che abbiamo voluto trasformare in un sigillo di autenticità.
Dopo la prima annata, il "99" ha lasciato spazio a un nome senza tempo: Beba, perché il suo spirito continua a vivere in ogni bottiglia. Non è solo un vino, è un messaggio che attraversa il tempo, una promessa di continuità con le nostre radici.


L’Annata 2020
Il Tempo e la Natura in Perfetto Equilibrio
L’annata 2020 ha seguito il ritmo imprevedibile delle stagioni: un inverno generoso di piogge, una primavera ritardata, un maggio instabile che ha frenato la crescita delle viti. Ma poi, con l’arrivo dell’estate, il sole ha restituito l’energia perduta, permettendo ai grappoli di raggiungere una maturazione perfetta.
La vendemmia ha portato uve sane, ricche, equilibrate. Le notti fresche e le escursioni termiche hanno permesso di conservare la giusta acidità, dando vita a un vino che unisce struttura e freschezza, eleganza e profondità. Dopo una selezione rigorosa delle uve, la fermentazione ha preso vita in botti di rovere da 25 hl, seguita da una lunga maturazione sulle fecce fini per 16 mesi, ai piedi delle Dolomiti. Ogni passaggio è stato seguito con cura, con pazienza, con rispetto per ciò che questo vino aveva da raccontare.
I VIGNETI
Dal 2022, Terre di Beba ha ampliato i suoi confini, non solo recuperando le vigne di famiglia, ma anche salvando piccole parcelle abbandonate, restituendo loro vita e dignità. Micro-appezzamenti di grande valore, dai 2.000 ai 9.000 metri quadrati, in cui il tempo si misura in vendemmie e in cui ogni filare racconta una storia:
- Vigna I Giganti di Molin del Caccia – annata 1930
- Vigna La Geppa – annata 1945
- Vigna Il Colle – annata 1955
- Vigna Federico – annata 1945, con rare varietà bianche toscane come Malvasia Toscana, Trebbiano, Canaiolo Bianco e alcune ancora senza un nome certo.
Il recupero di questi vigneti non è solo un atto d’amore per la terra, ma un modello di lavoro che guarda oltre. Terre di Beba si pone l’obiettivo di preservare un patrimonio viticolo unico, mantenendo vive le antiche tradizioni contadine e proteggendo la biodiversità di un ecosistema che rischierebbe di scomparire con l’abbandono o l’espianto delle viti.
Il Vigneto Diffuso:
Un’Armonia tra Natura e Paesaggio
A Terre di Beba, il vigneto non è un unico grande appezzamento, ma un mosaico di piccole parcelle sparse tra le colline di Anghiari. Ogni vigna ha la sua personalità, la sua esposizione al sole, il suo respiro.
Questi luoghi, un tempo dimenticati, oggi tornano a essere protagonisti, restituendo uve che raccontano la diversità del suolo, l’energia della natura e il rispetto per il tempo lento del vino.
Ogni bottiglia è il racconto di questa terra, un frammento di Toscana racchiuso in un calice.